Au Pair - Esperienze per ragazze alla pari

05-07-2016
Ti piacerebbe trascorrere un periodo all’estero, ospitato da una famiglia locale?
Ti piacciono i bambini?
Allora il programma Au Pair è quello che fa per te!
Che cos’è il programma Au Pair?
Con l’espressione francese Au pair si definisce il soggiorno di una ragazza o un ragazzo, per un massimo di un anno, presso una famiglia ospitante residente in un’altra nazione.
Grazie a questa particolare tipologia di lavoro, fornendo piccoli aiuti domestici e occasionali cure ai bambini, è possibile ottenere in cambio vitto, alloggio e un piccolo compenso settimanale.
Nata agli inizi del ‘900, questa pratica resta ad oggi il modo più economico e diffuso di trascorrere un periodo in un altro paese senza spendere una fortuna.
Ma come funziona il programma Au Pair?
L’espressione “au pair” proviene dal francese e significa “alla pari“.
Per questa ragione, in cambio del suo aiuto, il giovane riceve una paghetta e va considerato a tutti gli effetti un nuovo membro della famiglia.
Non dovrà quindi pagare alcun affitto e prenderà parte ai pasti insieme all’intero nucleo famigliare.
L’importo della paghetta e il monte ore settimanale sono regolati in maniera diversa in base ai singoli paesi ospitanti.
Tipologie di lavoro au pair
Esistono diverse tipologie di lavoro alla pari e che variano a seconda della quantità di ore lavorative richieste dalla famiglia ospitante. La paghetta settimanale prevista per contratto variadai 60 ai 120 euro in base alle presunte ore di lavoro.In ogni caso, se le ore di servizio superano quelle normalmente stipulate, la famiglia dovrà versare una cifra maggiore.
  • Au pair tradizionale: prevede un impegno di 5 ore di lavoro giornaliere più alcune serate di baby sitting e un giorno libero alla settimana (oltre a 2-3 pomeriggi e 3-4 sere di totale autonomia).
  • Demi pair: comporta un impegno nelle faccende domestiche per una media di 3 ore al giorno più 3 o 4 serate di baby sitting e un giorno libero settimanale
  • Au pair-plus o “pari più”: sono richieste 40 ore lavorative settimanali più 2-3 sere di baby sitting.
  • Mother’s help o “aiuto madre”: consiste in un maggior impegno nei lavori casalinghi (50 ore circa settimanali) più 2-3 sere di baby-sitting a settimana.
Requisiti per diventare Au Pair

I requisiti variano, di norma, a seconda delle situazioni, delle tipologie di lavoro richieste e dei paesi ospitanti. Esistono però delle caratteristiche e qualifiche indispensabili per lavorare Au pair.La legislazione ufficiale prevista per il lavoro alla pari, infatti, delinea un profilo generico ma fondamentale del candidato/a ideale:
  • Età compresa tra i 18 e i 30 anni. Esistono variazioni a seconda dello stato di destinazione. In Inghilterra, ad esempio, l’età massima dell’au pair è di 27 anni; negli Stati Uniti non supera i 26
  • Conoscenza base (almeno a livello scolastico) della lingua del paese ospitante
  • Una minima padronanza della lingua straniera di riferimento è assolutamente indispensabile per comunicare con la famiglia ed instaurare un legame con i bambini dai quali, per altro, si impara molto
  • Precedenti esperienze nella cura di ragazzini più o meno giovani, anche non a livello professionale. Sono considerate ottime referenze l’aver avuto modo di curare figli di amici o aver lavorato come animatori in centri estivi e associazioni culturali
  • Cercate di vendere al meglio il vostro Curriculum Vitae, ragazze/i
  • Non essere fumatori/fumatrici ed avere buone condizioni di salute. Alcune famiglie, tuttavia (miei cari tabagisti), accettano una dichiarazione firmata in cui il candidato/a si impegna a non fumare in casa e soprattutto in presenza dei bambini.
Vi sono poi alcune caratteristiche che possono influenzare la scelta per uno o un altro candidato a seconda delle necessità della famiglia ospitante.
Pur non essendoci alcuna norma specifica che favorisca candidate donne, ad esempio, molte host family tendono a considerare le ragazze più adatte a svolgere determinati compiti.
Anche il possesso della patente di guida internazionale può risultare, in alcuni casi, fondamentale.

Come faccio a diventare Au Pair?

Il modo più semplice per diventare Au Pair è rivolgersi ad un’agenzia che, a pagamento, faccia da tramite tra famiglia ospitante e au pair.
Ecco qualche link per iniziare la ricerca:
 
Per qualsiasi informazione scrivere a:
Assessore alle Politiche Comunitarie, Fondi Europei e Fondi Nazionali
Dott.ssa Roberta Scinocca
assessore.scinocca@comune.bojano.cb.it

Assessore Esterno alla Cultura, Pubblica Istruzione e Rapporti con le Istituzioni Scolastiche, Lavoro e Formazione, Pari Opportunità
Dott.ssa Michelina Iannetta
assessore.iannetta@comune.bojano.cb.it