![](http://www.comune.bojano.cb.it/upl/images/chiese/cattedrale_bojano1.jpg)
Le testimonianze architettoniche di questo periodo sono conservate e ben visibili nella parete esterna sud-est della chiesa. Il terremoto del 1456 distrusse quasi per intero l'antica cattedrale. Essa fu ricostruita ad opera del vescovo Silvio Pandone intorno al 1513. Con il terremoto del 26 luglio 1805 l'edificio ancora una volta fu quasi totalmente distrutto e subito ricostruito ad opera del vescovo Rossetti. Nel 1927 fu trasferita la cattedra del Vescovo a Campobasso e la Cattedrale di Bojano divenne "antica Cattedrale". Nel 1930 e negli anni successivi furono realizzati importanti lavori e la decorazione pittorica con affreschi nella volta a botte della navata centrale, nella cupola e nel presbiterio ad opera dell'artista Romeo Musa.
Durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale nel 1943, l'edificio venne fortemente rovinato, si salvarono il presbiterio e il campanile. Tutti gli affreschi andarono in rovina. La chiesa fu ricostruita nelle parti andate distrutte e riconsacrata dal vescovo Alberto Carinci nel 1948. Nel 1994 sono stati realizzati una serie di lavori di consolidamento e di restauro all'esterno e al tetto. E' stato effettuato uno scavo sotto l'attuale presbiterio e sono tornate alla luce l'antica abside della chiesa del periodo normanno (1073) e una seconda abside di epoca successiva sovrapposta alla prima. Testimone di storia, cultura, fede. L'edificio dell'antica cattedrale abbraccia un periodo di storia di oltre duemila anni. Nel campanile sono inserite pietre di notevoli dimensioni risalenti con molta probabilità al periodo sannita. Bojano è stata infatti anche capitale del Sannio Pentro. Vi sono epigrafi con iscrizioni di epoca romana, Bojano è stata Municipio romano. Sul lato sud-est, incastonati nel muro, vi sono dei plutei del sec. IX, formelle con sculture del sec. XIII.
![portale](http://www.comune.bojano.cb.it/upl/images/portale.jpg)
![vista interna](http://www.comune.bojano.cb.it/upl/images/chiese/vista_interna.jpg)
L'opera risale con molta probabilità alla prima meta del XVII secolo. Sopra l'armadio sono collocati alcuni dipinti su tela, ultimamente restaurati e incorniciati, raffiguranti nell'ordine, da sinistra a destra: Papa Clemente X (1670-1676); Franciotto Orsini Vescovo (1519-1523); Antonio Graziano Vescovo (1666-1683); Papa Leone X (1513-1521); Domenicantonio Manfredi Vescovo (1738-1746); Domenico de Micillis Vescovo (1770-1774); Nicola Rossetti Vescovo (1774-1819); Giuseppe Riccardi Vescovo (1836-1854). Sulla parete di fronte spiccano la tela di Lorenzo Moffa Vescovo (1855-1862) e le fotografie dei vescovi: Anastasio La Terza Vescovo (1871-1879); Francesco Macarone Palmieri Vescovo (1879-1897); Felice Gianfelice Vescovo (1897-1916); Secondo Bologna Vescovo (1940-1943). In ordine sono poste le foto dei vescovi dopo il trasferimento della sede a Campobasso del 1927: Mons. Alberto Romita, Mons. Secondo Bologna, Mons. Alberto Carinci, Mons. Enzio d'Antonio, Mons. Pietro Santoro, Mons. Ettore di Filippo, Mons. Armando Dini. Sulla parete vi sono due grandi pergamene con i nomi della serie dei vescovi e dei parroci dell'antica cattedrale. A lato delle pergamene è esposto il sigillo dell'antica Curia di Bojano. In una cornice con vetro è conservato il cordone usato da S.Pio da Pietralcina e donato a Geppino Gentile, architetto progettista della Chiesa S.Maria delle Grazie in San Giovanni Rotondo, nel giugno 1960. Fissati a parete vi sono alcuni reperti: lo stemma episcopale del vescovo Riccardi, un copriacquasantiera recante la data del giubileo del 1750 e una pietra con la scritta latina: "Horreum mensae episcop. Fran.Ant. Giannonus Episco. Praesul. Sui A. II" ("Grano della mensa episcopale - Francesco Antonio Giannone Vescovo - Anno secondo del suo episcopato").
Sulla porta che immette nella cappella del S.Cuore è stato sistemato il grande crocifisso che era all'ingresso della chiesa e che venne rovinato dalle bombe della II Guerra Mondiale e in seguito restaurato e sistemato all'ingresso anteriore della sacrestia. In fondo alla sacrestia un armadio di grandi dimensioni accoglie parte dell'arredo liturgico usato dai vescovi. In un altro armadio, con vetrata anteriore, sono conservati i messali, i graduali, i breviari, i codici di diritto canonico, i libri liturgici e i registri parrocchiali di battesimo, di cresima, di matrimonio, di stato d'anime. Il primo registro di battesimo risale al 1582. E' conservata anche la bolla di Papa Pio IX, recentemente beatificato, che concede alla chiesa Cattedrale di Bojano particolare indulgenza plenaria: "...A tutti i fedeli cristiani veramente pentiti, che dopo essersi confessati e comunicati, avranno visitato devotamente la chiesa Cattedrale di Bojano, dedicata all'apostolo S. Bartolomeo, nella festività dell'Immacolata Vergine e Madre di Dio, nei nove giorni precedenti e nei sette giorni seguenti la festività avranno pregato per la concordia dei principi cristiani, per la sconfitta dell'eresia e per l'esaltazione della Santa Madre Chiesa, concediamo l'indulgenza plenaria una sola volta in uno dei giorni scelto da ogni fedele o nel giorno festivo dai vespri fino al tramonto del sole. Questo beneficio avrà validità anche per il futuro. Roma 30 gennaio 1865, undecimo anno del nostro pontificato. A nome del Cardinale Macchi, Giambattista Brancaleoni".
Gli affreschi distrutti durante la II Guerra Mondiale L'antica cattedrale di Bojano venne ornata di affreschi aotto le volte della navata centrale nella cupola e nel presbiterio. L'incarico venne affidato all'artista Romeo Musa che tra la metà degli anni trenta e gli inizi degli anni quaranta del '900 portò a compimento l'opera. Le raffigurazioni pittoriche, di un certo pregio, oltre ad ornare gli spazi, rappresentavano motivi di catechesi visive per il popolo di Dio.
![affresco vecchio](http://www.comune.bojano.cb.it/upl/images/chiese/affresco_vecchio.jpg)
![cripta](http://www.comune.bojano.cb.it/upl/images/chiese/cripta.jpg)
Il testo è stato tratto da: Abisso di luce, Angelo Spina, ed. Sinnos, Aprile 2004